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Analisi meteo

Tendenza meteo Autunno 2024: stagione nuovamente dinamica, con un rientro alla normalità?

Tendenza per l’andamento dell’Autunno 2024: tutti i dettagli e gli scenari previsti

Condizione media più probabile

  • Temperatura: sopra la media
  • Precipitazioni: in media
  • Pattern: NAO-, Atlantic Ridge (1)

Condizione di nevosità più probabile

  • Pianura (0 – 300 mslm): assente
  • Collina (300 – 600 mslm): assente

Accumulo totale più probabile di neve

  • Bassa montagna (600 – 1000 mslm):  molto scarsa o assente (< 5 cm)
  • Media montagna (1000 – 1500 mslm): tra scarsa e discreta (<15 cm)
  • Alta montagna (>1500 mslm): discreta (fino a 50 cm sopra i 2000 mslm)

Analisi sintetica per la proiezione dell’Autunno 2024

Nell’Autunno 2024 è atteso il ritorno di variabilità meteorologica che dovrebbe riportare la condizione climatica stagionale mediamente vicina alla norma. Verrà meno quindi la persistenza estrema delle condizioni di caldo che hanno attanagliato prima l’Autunno-Inverno 2023 e poi il bimestre Luglio-Agosto 2024. Una stagione fatta di alti e bassi, di fasi sopra la media e sotto la media, ma andiamo a vedere di seguito più nel dettaglio come potrebbe evolvere lo scenario meteorologico nel corso dei mesi:

Inizio d’Autunno 2024 variabile

Specie nel primo mese dell’Autunno la circolazione comincerà a sbloccarsi, con alcune fasi di maltempo possibili e temperature che andranno anche sotto la media. Settembre che complessivamente risulterà ancora caldo, per via del proseguio dell’ondata di calore estiva protrattasi dal mese di Agosto nella prima settimana, e per la possibilità di altre brevi fiammate calde a precedere i peggioramenti, con rinfrescate che saranno comunque in genere poco incisive.

Temperature ancora estive all’inizio del mese di Settembre dunque, a cui poi farà seguito un’altalena delle temperature con clima autunnale nei giorni di maltempo specie della seconda parte del mese quando i peggioramenti potrebbero essere più incisivi, con primi assaggi di temperature più tipiche di Ottobre. Tale condizione dovrebbe mantenersi sino all’inizio del secondo mese autunnale.

Settembre, possibile peggioramento anche a carattere freddo per il periodo con anticicloni tra isole britanniche e Scandinavia. Ritorno di una turning line (2) per parte del mese

A tratti caldo umido per il mese di Ottobre 2024

Nel corso del mese di Ottobre 2024 potrebbe nuovamente rinforzarsi la fascia degli anticicloni subtropicali ma con maggiore invadenza sui Balcani. Il clima tornerebbe dunque insistentemente caldo o molto caldo a tratti, con temperature che potrebbero raggiungere di nuovo apici settembrini o estivi (valori diurni diffusamente vicini a 30 gradi nel corso del mese non sono da escludere).

Ciononostante una situazione bloccata di questo tipo potrebbe portare ad un clima afoso e con fasi di maltempo. Forti temporali marittimi potrebbero venire a transitare in alcune occasioni sulla nostra regione con quantitativo di piogge che dunque si mantiene in linea con le medie del periodo o localmente sopra.

Ottobre scenario sinottico dominato nuovamente da circolazioni cicloniche oceaniche spesso presenti sull’Europa centrale, critical line (2) che domina la scena. Coinvolgimento ad intervalli anche del Lazio in un contesto caldo umido

Primi assaggi di inverno a fine Novembre 2024?

Non è chiaro quanto possa perdurare la situazione precedentemente descritta. Nella parte finale dell’Autunno 2024 è però possibile un cambiamento con ritorno dell’anticiclone in oceano. In tal contesto una condizione anticiclonica più secca e ancora calda potrebbe coinvolgere la nostra penisola ma nel corso di Novembre è possibile che tale anticiclone possa temporaneamente lasciare spazio a correnti artico-marittime di scendere fin sul Mediterraneo, con altro maltempo sull’Italia a carattere a tratti freddo, con temperature sotto la media e quindi simil-invernali.

Le prime nevicate dovrebbero quindi comparire sull’Appennino laziale sopra i 1000 metri di quota, difficile ma non da escludere un coinvolgimento della bassa montagna. Per questa terza fase però sarà anche importante seguire gli sviluppi del vortice polare stratosferico che risulta essere poi uno dei principali attori nel regolare la pluviometria nel corso delle settimane, e il cui comportamento per questo semestre freddo sarà più chiaro solo a fine stagione.

Si ribadisce dunque la necessità di tenersi aggiornati con le singole uscite mensili

Scenario 1 da fine Ottobre e Novembre, anticiclone che porta i massimi sull’Atlantico a ridosso dell’Europa
Scenario 2 mese di Novembre, possibili incursioni polari marittime

 


Note:

  1. Nella sezione pattern si vuole dare una probabilità del pattern, anche noto come Weather Regime, più probabile. I pattern di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di pattern, i cui risvolti climatici su scala regionale continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli