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Analisi meteo

Tendenza meteo Ottobre 2024: avvezioni calde e prime irruzioni artiche in vista?

Resoconto termo-pluviometrico per l’andamento di Ottobre 2024

Condizione media più probabile

  • Temperatura: in media
  • Precipitazioni: in media o sopra la media
  • Regime: NAO- (1)

Analisi sintetica per la proiezione di Ottobre 2024

Possibili oscillazioni tra avvezioni calde e irruzioni d’aria artica?

Le proiezioni per il mese di Ottobre 2024 indicano un’alternanza tra periodi di caldo afoso e improvvise discese di aria fredda artica. Queste correnti provenienti dalle isole britanniche potranno raggiungere il Mediterraneo, influenzando il clima dell’Italia. Le temperature oscilleranno tra valori sopra la media e fasi più fredde, portando nel complesso il mese a chiudersi vicino alla media termica. Questo dinamismo climatico sarà caratterizzato da rapidi cambiamenti, con ondate di caldo e freddo che dureranno generalmente tra i 3 e i 5 giorni.

Fasi temporalesche e precipitazioni sopra la media del periodo

Le condizioni meteorologiche per Ottobre 2024 prevedono la formazione di temporali intensi, in particolare a causa dei mari che mantengono ancora una temperatura superiore alla media. Le perturbazioni provenienti dal nord, cariche di aria fredda, si scontreranno con le acque calde del Mediterraneo, generando episodi di maltempo diffuso su diverse regioni italiane. In termini di precipitazioni, si attende un mese con piogge superiori alla norma, con fenomeni più frequenti e intensi in diverse aree, soprattutto nei momenti in cui le masse d’aria artica riusciranno a penetrare a sud.

Pattern sinottico: il ruolo degli anticicloni nell’area della Groenlandia

A livello sinottico, rispetto alla previsione trimestrale, si nota una variazione nella posizione degli anticicloni nel nord Europa. Per Ottobre 2024, si prevede una maggiore presenza di strutture di alta pressione sulla Groenlandia, piuttosto che sulla Scandinavia. Questa configurazione sinottica modificherà il flusso delle correnti fredde, influenzando le condizioni meteo non solo nel Mediterraneo ma anche in altre aree europee. Questa “critical line” sinottica sarà un elemento chiave durante tutto il mese di Ottobre, influenzando la distribuzione e l’intensità dei fenomeni meteorologici.

 

Qui di seguito i due scenari più rappresentativi nel mese di Ottobre (critical line presente tutto il mese (2)).

Scenario 1: depressioni sparse sul sud dell’oceano Atlantico alimentano un blando anticiclone sul sud della Groenlandia. Questo vortici muoveranno verso le isole britanniche dove richiameranno a se venti artici dalle isole Svalbard. L’anticiclone subtropicale sale dal nord Africa verso l’Europa, con clima caldo umido e temperature che si porteranno fin sui 25-27 gradi.

 

Scenario 2: l’anticiclone sul sud della Groenlandia si spinge parzialmente verso le isole britanniche, mentre le depressioni qui presenti si spingono sul Mediterraneo, con maltempo e temperature anche sotto la media. possibile neve oltre i 2000 metri in Appennino


Note:

  1. Nella sezione Regime (analisi sintetica ad inizio articolo) si vuole dare una probabilità dello scenario meteorologico più probabile. Quelli di riferimento sul settore euro-atlantico sono 4: anticiclone groenlandese (associabile alla NAO-); zonale (associabile alla NAO+); promontorio atlantico (Atlantic Ridge); blocco scandinavo (Scandinavian Blocking). L’insieme di questi 4 pattern spiega il 55% della variabilità meteorologica euro-atlantica e se ne cerca una loro frequenza di occorrenza. La stagionale si basa dunque su queste 4 definizioni di scenari meteorologici, i cui risvolti climatici su scala continentale sono stati ampiamente studiati in letteratura. Una definizione ne viene data al seguente link https://confluence.ecmwf.int/display/FUG/Regime+Charts
  2. I concetti di critical line e turning line sono strettamente legati al profilo latitudinale di vento zonale medio. Nella normalità il vento zonale medio aumenta con la latitudine. Questo crea una variazione nell’ambiente in cui le onde di Rossby sono immerse, per un’onda che sale di latitudine. Se il vento zonale medio si fa troppo intenso, l’onda viene riflessa (tale latitudine di riflessione rappresenta una turning line). è possibile osservare gli anticicloni salire di latitudine e la loro ascesa venir bloccata dal passaggio di profonde vorticità polari. Viceversa se il vento zonale medio si indebolisce salendo di latitudine, è possibile trovare una critical line, una latitudine alla quale, se raggiunta dall’anticiclone, questo si rompe provocando quello che in gergo viene chiamato “taglio alla radice” dell’anticiclone che si è elevato di latitudine. Alla formazione di una critical line segue dunque l’isolamento di un’alta pressione polare. Di conseguenza se il vortice polare è molto debole e si associa ad un vento zonale medio piuttosto basso o persino invertito salendo di latitudine si formerà una critical line che solitamente si associa ad un pattern di NAO negativa, con l’isolamento di una cellula anticiclonica sulla Groenlandia. Questo si combina con il numero d’onda elevato (superiore a 5) che caratterizza una condizione di vento zonale medio debole. Le onde corte hanno velocità di gruppo positiva e viaggiano dunque da ovest verso est, questo si traduce in un moto verso est delle depressioni atlantiche (wave-breaking ciclonici). I pattern di Atlantic Ridge e Scandinavian Blocking che incontrano una critical line si portano dunque generalmente sulla Groenlandia evolvendo in una NAO negativa. Se il vortice polare ha una struttura regolare (vento zonale medio che aumenta salendo di latitudine) ma senza essere più forte della norma, le onde che viaggiano verso nord incontrano una turning line oltre i 70 nord che blocca la salita dell’anticiclone alle latitudini subpolari (wave-breaking anticiclonici), da cui la formazione dei pattern di Atlantic Ridge o Scandinavian Blocking. Questo si combina con un numero d’onda basso (compreso tra 2 e 4) che caratterizza una situazione di vento zonale medio vicino alla norma e la velocità di gruppo è negativa. Questi pattern evolvono solitamente da est ad ovest, e lo Scandinavian Blocking evolve in un Atlantic Ridge. Se il vortice polare è molto forte e il vento zonale medio è intenso, la turning line scende di latitudine all’Europa centrale (fino a 50-60 nord) e la riflessione d’onda blocca gli anticicloni sull’Europa meridionale, da cui il pattern di NAO+. Tale scenario ha numero d’onda 1, è lineare e l’attività d’onda è assente. Il concetto di critical e turning line è valido anche in riferimento al profilo altitudinale di vento zonale medio.

DISCLAIMER:

Questa previsione vuole dare un’indicazione probabilistica di cosa potrebbe avvenire, infatti solo i calcolatori sono in grado di darci l’esatto risultato finale e calcolare con precisione l’interazione tra tutte le forzanti climatiche in gioco

Claudio Giulianelli