Forte alta pressione su tutta l’Italia, con i dettagli meteo nel weekend di Ognissanti e la prossima settimana
Un pronunciato promontorio di alta pressione manterrà condizioni meteo sostanzialmente stabili e anomale per tutto il weekend, rimanendo bloccato sull’Europa centrale ancora per molto tempo
Un campo di alta pressione continua ad irrobustirsi su tutta l’Europa centrale, estendendo i massimi di pressione atmosferica fin verso le alte latitudini scandinave.
Nel frattempo, una blanda goccia fredda in colmamento continua a stazionare a ridosso della Penisola Iberica, dove si sono verificati di recente eventi alluvionali a causa della stazionarietà dei nuclei temporaleschi, con una depressione rimasta bloccata sul comparto occidentale europeo, proprio a causa di un’anomalia positiva piuttosto marcata su buona parte del Mediterraneo occidentale.
Il campo di pressione elevato continua a garantire sull’Italia condizioni di sostanziale stabilità atmosferica, senza fenomeni avversi di rilievo.
L’alta pressione rimarrà bloccata almeno fino al weekend festivo di Ognissanti, con temperature stazionarie in pianura attorno ai 22-23°C nelle ore centrali della giornata e minime notturne tra i 13-14°C.
Più marcate saranno invece le inversioni termiche nelle zone pedemontane e vallive interne del Lazio, dove i termometri potrebbero puntualmente scendere al di sotto dei 4-5°C. È inoltre possibile la formazione di nebbie o foschie in montagna, specie tra la notte e le prime ore del mattino.
TENDENZA DALLA PROSSIMA SETTIMANA
A partire da lunedì 4 novembre, una saccatura artica dovrebbe scivolare lungo il bordo orientale della cresta altopressoria, con il distacco di un nucleo di aria fredda continentale, probabilmente destinato a rimanere verso i Balcani, con bassa probabilità di coinvolgimento diretto per l’Italia.
Per tutta la prima decade di novembre, potrebbe continuare a dominare una circolazione anticiclonica, senza sostanziali variazioni rispetto allo stato attuale.
Non si esclude l’isolamento di una debole goccia fredda a ridosso del Mediterraneo occidentale da metà della prossima settimana, in uno scenario altamente incerto che andrà ridimensionato nei prossimi aggiornamenti per l’esatta collocazione.