Irruzione artica alle porte: peggioramento meteo con nevicate in arrivo pure nel Lazio
Ventilazione intensa di Bora e Grecale, calo termico significativo e nevicate sparse: un weekend all’insegna dell’inverno con temporanea stabilizzazione da domenica
La situazione meteorologica è caratterizzata dal rapido transito di aria temperata subtropicale, spinta da un aumento della pressione atmosferica proveniente dal Nord Africa verso nord-est. Tuttavia, sull’Europa orientale si sta isolando una goccia fredda, accompagnata da aria molto fredda, secca e in parte continentalizzata. Secondo le simulazioni modellistiche, questa massa d’aria dovrebbe abbassarsi di latitudine, irrompendo sulle regioni del medio e basso Adriatico a partire dalle prime ore di venerdì 29 novembre, attraverso una tesa ventilazione di Bora e Grecale che si intensificherà entro il fine settimana.
La ventilazione fredda dai quadranti nord-orientali attraverserà l’arco appenninico, raggiungendo anche le regioni centrali tirreniche. Qui il cielo risulterà in buona parte sereno, grazie alla presenza di aria fredda e secca che determinerà un netto calo dei livelli di umidità relativa nel corso della giornata di venerdì. Essendo l’aria fredda più densa rispetto a quella calda presente al suolo, il suo spostamento sarà lento, con un calo termico più significativo tra la notte di venerdì 29 e le prime ore di sabato 30 novembre, specialmente sul nostro territorio regionale.
APPROFONDIMENTO SULLE NEVICATE
Per quanto riguarda i fenomeni associati, si prevedono nevicate sulle zone appenniniche e subappenniniche al confine con l’Abruzzo. Gli accumuli saranno deboli in alta collina e moderati in alta montagna. Sui rilievi laziali, invece, le nevicate saranno più sporadiche e legate allo sfondamento montuoso, con precipitazioni concentrate sul medio versante adriatico e più intermittenti nell’entroterra appenninico, che corrisponderanno ad accumuli generalmente irrisori in assenza di precipitazioni diffuse. Le nevicate coreografiche potrebbero riguardare le Mainarde, i Simbruini, il Cicolano e le alture nord-orientali del Reatino/Leonessano.
A partire da sabato mattina, nell’entroterra di confine, qualche sporadico fiocco di neve potrebbe comparire anche sotto i 900 metri di altitudine, senza causare accumuli significativi. Le aree interessate includono l’Alta Valle del Salto, le zone pedemontane del Velino e il comparto della Laga con i relativi altopiani. Deboli nevicate, seppur sporadiche, potranno interessare i comprensori sciistici del Lazio, come Monte Livata, Campo Staffi e Campocatino (FR), dove le temperature massime rimarranno costantemente inferiori a -0.5/-1°C dai 1600-1700 metri di altezza. La ventilazione di Grecale sarà forte, con raffiche che localmente raggiungeranno i 65-70 km/h, ma andrà attenuandosi dalla serata di sabato.
La situazione meteorologica inizierà a stabilizzarsi gradualmente nella giornata di domenica 1° dicembre, con un leggero aumento delle temperature dovuto all’allontanamento della goccia fredda verso il Meridione e il Mar Ionio. La pressione atmosferica aumenterà dal pomeriggio di domenica, favorendo un temporaneo rialzo termico a partire da lunedì 2 dicembre.
TENDENZA PROSSIMA SETTIMANA
In seguito, una nuova perturbazione atlantica potrebbe attraversare il Mar Tirreno e l’Italia centrale tra martedì 3 e mercoledì 4 dicembre, portando piogge e aria moderatamente fredda. Tuttavia, la quota neve risulta ancora incerta: in linea di massima, le nevicate potrebbero interessare solo le cime più elevate, poiché l’aria fredda in arrivo da nord-ovest sarà di origine marittima e quindi meno rigida rispetto a quella del weekend precedente, con una stagione invernale che cercherà di prendere il suo ritmo a piccoli passi.
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