Freddo e neve nel weekend dell’Immacolata: i dettagli meteo per il Lazio
Una vasta ondulazione depressionaria, ricca di aria fredda, attraverserà l’arco alpino a partire dal pomeriggio di sabato 7 dicembre, determinando l’ingresso di una perturbazione associata a un fronte freddo sia al suolo che in quota.
Il fronte freddo sarà accompagnato da una burrascosa ventilazione di Maestrale, che raggiungerà le coste tirreniche laziali dalle prime ore di domenica 8 dicembre, provocando la formazione di temporali a tratti organizzati e forti piogge. Successivamente, si registrerà un marcato abbassamento termico, con condizioni meteorologiche tipicamente invernali.
Nella mattinata di domenica, l’ingresso dell’aria fredda sarà evidente su tutto il territorio regionale, con precipitazioni diffuse e nevicate a quote localmente collinari.
Dalle prime ore di domenica si assisterà a un graduale calo delle temperature massime, con diminuzioni di circa 5-6°C nell’arco di 24 ore. La fase meteorologica sarà dunque assai dinamica e fredda, caratterizzata da incertezze che persisteranno almeno fino a metà della prossima settimana.
APPROFONDIMENTO SUI FENOMENI PER IL WEEKEND DELL’IMMACOLATA
L’avvicinamento del fronte freddo da ovest-nordovest è previsto, in linea generale, dalle ore notturne di sabato.
I primi temporali cominceranno a svilupparsi sul Mar Tirreno centrale, estendendosi progressivamente verso le coste dell’Agro Romano e Pontino.
Le precipitazioni, associate anche a grandinate di piccole dimensioni durante i temporali, potranno raggiungere rapidamente le pianure interne, causando piogge di intensità moderata o localmente forte.
Particolare attenzione andrà posta alla ventilazione di Ponente e Maestrale: le raffiche massime potrebbero raggiungere intensità di burrasca forte (75-85 km/h), soprattutto in prossimità delle coste.
Con l’abbassamento termico, le prime nevicate inizieranno a imbiancare le zone interne più elevate della regione, come gli altipiani della Laga, Amatrice e i versanti nord-orientali del Leonessano (Monti Reatini).
Nel corso della notte, la quota neve scenderà gradualmente fino agli 850-900 metri. Dalle prime ore di domenica si prevedono fenomeni nevosi in aumento, con possibili accumuli da deboli a moderati (10-25 cm, specie in alta montagna). Episodi di neve tonda o graupel potrebbero verificarsi anche a quote basso-collinari, durante rovesci particolarmente intensi.
Nevicate interesseranno anche le aree del Cicolano, i Monti Simbruini, Monte Livata, Campo Staffi e Campocatino (FR), con la quota neve che potrà scendere sotto gli 850 metri grazie al gradiente termico al momento previsto. Gli accumuli saranno generalmente deboli, ma possibili anche sulle colline più alte della Sabina Romana, sui rilievi orientali delle Campagne Romane (Prenestini e Lucretili), nell’Alta Ciociaria, e sui Monti Lepini, Aurunci e Ausoni nella provincia di Latina.
Deboli nevicate intermittenti potranno verificarsi anche sui Monti Cimini e sulle colline più elevate della Tolfa (VT), qualora le temperature lo consentano. Tuttavia, questa ipotesi dovrà essere confermata nel breve termine, così come per le altre località collinari orientali di Roma, del Frusinate e del basso Lazio. La previsione dettagliata dipenderà dai prossimi aggiornamenti, che analizzeranno con maggiore precisione l’ingresso della saccatura e la portata della massa d’aria fredda alle varie latitudini.
Nel corso del weekend, tutti i bacini regionali registreranno un moto ondoso agitato o molto agitato (grado 6 della scala Douglas), con onde alte 4-6 metri. Una graduale attenuazione del moto ondoso è attesa dalla prossima settimana.
Un miglioramento parziale delle condizioni meteo potrebbe verificarsi mercoledì 11 dicembre, ma si segnala la possibilità di un nuovo peggioramento da metà settimana.