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Analisi meteo

Aria artica in arrivo: weekend di freddo e neve, ma non per tutti

Inizio gennaio tra alta pressione e fugaci irruzioni artiche, in vista di un weekend freddo e a tratti perturbato

L’Europa centrale è attualmente interessata da una serie di campi mobili di alta pressione, influenzati da una vasta depressione atlantica. Questa depressione, attualmente situata sulle Isole Britanniche, si sposterà verso i paesi orientali del continente entro il fine settimana, determinando un rimodellamento delle condizioni meteorologiche anche nel Mediterraneo e su parte dell’Italia centrale.

L’alta pressione inizierà a cedere terreno a una struttura depressionaria a partire da sabato 11 gennaio, con i primi effetti evidenti nelle ore serali.

Aria fredda di origine artica, in parte continentale, avanzerà verso sud-sud-est, seguendo il gradiente di pressione in diminuzione su gran parte dell’Italia peninsulare. I fenomeni meteorologici saranno strettamente legati alla posizione esatta del minimo barico, che dovrebbe isolarsi, in linea generale, a partire dalle prime ore di domenica 12 gennaio al largo del Tirreno meridionale, per poi spostarsi verso il Mar Ionio.

Tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio su tutto il Lazio i cieli risulteranno da poco a parzialmente nuvolosi, con qualche sporadica pioggia sparsa e di scarso rilievo su tutto il territorio regionale, aumenterà anche l’umidità relativa con temperature ancora stazionarie. Il calo termico avverrà dalla notte di sabato 11 e le prime ore di domenica 12 gennaio, con un approfondimento meteo dedicato che sarà pubblicato a tempo debito.

Con il progressivo avanzare dell’aria fredda verso le Isole Maggiori, si assisterà a un rafforzamento della struttura ciclonica e della ventilazione tra il basso Tirreno, le regioni meridionali e la Sicilia. Questo sistema ciclonico non dovrebbe perdere intensità e dovrebbe rimanere attivo principalmente al Sud almeno fino all’inizio della prossima settimana. Durante questo periodo, aria molto fredda continuerà a transitare da nord-est su tutte le regioni centrali e centro-meridionali.

Le precipitazioni nevose interesseranno in particolare le aree appenniniche e anti-appenniniche meridionali, dove si prevedono nevicate diffuse e abbondanti, anche a bassa quota, soprattutto tra la Campania meridionale, l’interno della Basilicata e la Calabria settentrionale.

L’isolamento di un minimo di bassa pressione comporta un’elevata incertezza previsionale. Per questo motivo, al fine di definire con una buona attendibilità la collocazione dei fenomeni, sarà necessario attendere almeno 24-48 ore l’avvio del peggioramento, per osservare l’evoluzione di questa configurazione e le ripercussioni al suolo.

Attualmente, secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici, è possibile individuare le aree maggiormente esposte alle nevicate. Tuttavia, diversi fattori richiedono ulteriori analisi. Tra questi, l’attrito della massa fredda nei bassi strati e l’ingresso effettivo dell’aria fredda sul territorio centrale appenninico italiano. Solo con il supporto dei modelli ad area limitata sarà possibile delineare con maggiore accuratezza l’evoluzione dei fenomeni, anche per le aree regionali marginali a questa circolazione depressionaria, ad esempio per il Lazio, Abruzzo e Molise.

 

TENDENZA GENERALE PROSSIMA SETTIMANA

A partire da martedì 14 gennaio si prevede un’attenuazione della ciclogenesi isolata sul Mar Ionio, accompagnata da un marcato rinforzo dell’alta pressione delle Azzorre su gran parte dell’Europa centro-occidentale, includendo in parte anche l’Italia.

Le temperature potrebbero registrare anomalie positive significative, con valori di 12-14°C sopra la media stagionale, in particolare sulle alte latitudini nel Regno Unito, in Norvegia, Danimarca e Svezia. Anche per l’Italia si prospetta un periodo più mite, con temperature massime superiori alla norma e un tempo più asciutto a partire dalla metà della prossima settimana.

Giorgio Rotunno

Classe 1997, studia Meteorologia ed Oceanografia all’Università Parthenope. Da diversi anni si occupa soprattutto di osservare gli eventi temporaleschi che interessano il Lazio, svolgendo diverse attività previsionali. Entra a far parte ufficialmente di Meteo Lazio nel febbraio 2020.