Irruzione fredda a breve: torna la neve nel Lazio, con tutti i dettagli meteo
Una circolazione ciclonica porterà del maltempo tra venerdì e sabato, con piogge diffuse e nevicate, seguirà un rapido miglioramento, ma resta l’incertezza per la prossima settimana
A partire dalla seconda parte di venerdì 14 febbraio, una circolazione ciclonica attraverserà l’arco alpino, raggiungendo rapidamente le regioni centrali tirreniche nel pomeriggio e in serata.
In quota, l’afflusso di aria molto fredda favorirà contrasti termici significativi, determinando una fase potenzialmente instabile con temporali e precipitazioni diffuse su tutto il territorio regionale.
Tra la sera di venerdì e le prime ore di sabato 15 febbraio, l’ingresso dell’aria fredda consentirà la formazione di nevicate, che potranno spingersi localmente fino alle quote alto-collinari.
Nel dettaglio, i primi fenomeni saranno caratterizzati da temporali, con possibili rovesci di grandine e graupel, che potrebbero accumularsi anche in pianura in concomitanza delle precipitazioni più intense di origine temporalesca.
L’aria fredda entrerà gradualmente dalla serata di venerdì, con una rotazione della ventilazione prima da Ponente, poi da Maestrale e infine da Grecale, seguendo il movimento del sistema ciclonico verso sud-est e le regioni meridionali.
FOCUS METEO SULLE NEVICATE
Sabato mattina, la quota neve tenderà a calare, con le ultime precipitazioni concentrate sul Lazio meridionale. Nevicate sono attese lungo la dorsale montuosa reatina, con accumuli stimati tra i 14 e i 20 cm a partire dagli 800-900 metri, in particolare sui Monti Reatini, il versante Leonessano, l’altopiano di Amatrice e i Monti della Laga.
Fiocchi a più riprese interesseranno anche le vette dei Monti Sabini e le aree vallive del Cicolano sopra gli 800 metri, con accumuli più modesti, tra i 5 e i 10 cm.
Le temperature in quota non si manterranno costantemente intorno agli 0°C o valori negativi, con un raffreddamento solo parziale, più marcato alle altitudini maggiori. Questo aspetto è influenzato dal recente periodo di anomalie termiche positive superiori alla media stagionale.
Il peggioramento di sabato mattina avrà un impatto limitato sulle nevicate, e i modelli previsionali mostrano ancora margini di errore negli accumuli stimati.
A quote comprese tra il livello del mare e i 1000 metri, le temperature rimarranno relativamente miti o al più fresche, con un profilo termico non ottimale per nevicate diffuse e durature sulle aree collinari, specialmente lungo i versanti antiappenninici del Lazio, a est delle Campagne Romane, in prossimità dei Colli Albani, dei Prenestini e dei Lucretili, compresi i Monti Lepini e Aurunci nel basso Lazio.
Sui Castelli Romani, dai 750-800 metri, saranno possibili precipitazioni nevose miste a pioggia o con fiocchi parzialmente fusi, mentre il limite della neve per degli accumuli si attesterà solo tra i 1000 e i 1100 metri.
Situazione simile nel Lazio meridionale, in particolare nell’Alta Ciociaria, dove la neve potrebbe fare la sua comparsa in alta collina, sopra gli 800 metri, nei pressi degli Altipiani di Arcinazzo e alle pendici del complesso montuoso della Meta e delle Mainarde, nelle zone di confine tra Lazio, Abruzzo e Molise. Qui gli accumuli saranno generalmente deboli dai 900-1000 metri in su.
Le nevicate più abbondanti si registreranno invece in alta montagna, sui Simbruini e oltre i 1400-1500 metri, dove tra venerdì e sabato mattina potrebbero accumularsi tra i 20 e i 30 cm di neve nelle note località sciistiche.
Le precipitazioni cesseranno completamente già dalla tarda mattina di sabato, con la perturbazione in allontanamento verso sud-est. A seguire, il cielo tenderà a rasserenarsi, mentre il vento di Grecale rimarrà teso almeno fino a domenica mattina.
TENDENZA PROSSIMA SETTIMANA
Dalla prossima settimana, l’Italia si troverà al confine tra due strutture bariche ben distinte: a ovest, un vasto campo di alta pressione; a est, oltre il Mar Adriatico, un’ampia massa di aria artica continentale molto fredda.
La traiettoria di quest’ultima, nel medio termine, resta ancora incerta, e sarà possibile fornire una previsione più affidabile solo in base ai nuovi aggiornamenti modellistici previsti indicativamente da domenica 16 febbraio.