Meteo weekend instabile, inizio settimana con brusco calo termico e nevicate
Residui fenomeni piovosi riguarderanno il nostro territorio regionale durante il weekend con qualche pioggia sparsa, da domenica sera e lunedì arriverà aria più fredda, con neve in montagna
Un’ampia circolazione depressionaria è ancora attiva sull’Europa occidentale, mentre l’Italia centrale è in gran parte attraversata da flussi temperati di aria più calda e umida, specialmente in prossimità delle località costiere di Toscana, Lazio e Campania.
Inoltre, in atmosfera è presente del pulviscolo desertico in sospensione, proveniente direttamente dal deserto del Sahara. Queste polveri desertiche, negli ultimi giorni, si sono depositate al suolo a seguito delle piogge, perlopiù intermittenti e isolate, in un contesto di cieli prevalentemente nuvolosi o coperti.
Nel corso del fine settimana, il vortice ciclonico si indebolirà ulteriormente, con residui effetti lungo le coste laziali durante la giornata di sabato 15 marzo. Saranno possibili occasionali schiarite, seppure in un contesto localmente instabile, con la presenza di qualche sporadico temporale, soprattutto nelle zone interne tra l’Alta Valle del Tevere e le Campagne Romane, tra il tardo pomeriggio e la sera, con estensione dei fenomeni verso il basso Lazio.
Domenica 16 marzo sarà una giornata variabile, con cielo parzialmente nuvoloso e brevi piogge sparse di debole intensità, che si susseguiranno a più riprese almeno fino al pomeriggio. Successivamente, le temperature massime caleranno gradualmente, con la possibilità di qualche nevicata in alta montagna, oltre i 1500-1600 metri di altitudine.
INIZIO SETTIMANA PIÙ FREDDO SU TUTTO IL LAZIO
Le deboli nevicate sparse persisteranno fino alle prime ore di lunedì 17 marzo sui versanti leonessani dei Monti Reatini (Terminillo) e dei Simbruini, tra Livata e Campaegli (RM). Tuttavia, dai 1200-1300 metri sarà più probabile la presenza di precipitazioni miste a neve e pioggia, con bassa possibilità di accumuli, considerando temperature di poco superiori allo zero, rispetto alle località più elevate, come Campocatino e Campo Staffi (FR) dove le nevicate potranno risultare più consistenti.
A partire da martedì 18 marzo, il calo termico sarà più marcato, in un contesto di aria prettamente secca, cieli sereni e assenza di precipitazioni. I venti di Grecale si intensificheranno, con raffiche che potranno raggiungere i 60-70 km/h sui crinali montuosi subappenninici.
Su tutta l’Italia centrale sopraggiungerà una fugace irruzione di aria molto fredda di origine continentale, che dovrebbe protrarsi indicativamente fino a mercoledì 19 marzo. Nevicate interesseranno invece i versanti appenninici oltreconfine in Abruzzo, nelle aree dei Tre Confini del Lazio meridionale (Valico di Forca d’Acero e Le Mainarde), comprese le zone dell’Alto Sangro nella provincia dell’Aquila.
Tra lunedì 17 e almeno fino a martedì pomeriggio (18 marzo), potrebbero accumularsi tra i 20-30 cm di neve fresca al suolo, anche a quote di alta montagna più basse rispetto al Lazio, a partire dai 1100-1200 metri di altitudine.
Questa irruzione artica potrebbe essere effettivamente l’ultima fase di freddo con caratteristiche invernali prima dell’equinozio primaverile, previsto per giovedì 20 marzo.
La breve pausa dalle perturbazioni durerà almeno fino a metà settimana. A seguire, da venerdì 21 marzo, una nuova perturbazione atlantica potrebbe avanzare dalla Penisola Iberica verso il Mediterraneo occidentale, dando origine a una nuova fase di maltempo.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti nei prossimi approfondimenti.